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Il settore tecnologico cinese

I continui sforzi per la digitalizzazione del paese e l’espansione della copertura Internet hanno plasmato negli anni il mercato tecnologico cinese, che comprende intelligenza artificiale (IA), realtà aumentata (AR), droni, Internet delle cose (IoT), robotica, blockchain, stampa in 3D e realtà virtuale (VR). Secondo CNNIC, più del 95% degli utenti di Internet in Cina, 772 milioni di persone circa, navigano in rete attraverso il proprio cellulare. Questo rende gli utenti cinesi fortemente dipendenti dai propri dispositivi, favorendo la diffusione di internet e l’adozione di sistemi digitali.

Daxue Tech sfrutta diverse metodologie di ricerca assistita che permettono di effettuare un gran numero di simulazioni, in modo da ottenere risultati chiari e precisi. Aziende leader nel settore automobilistico, e-commerce e alimentare hanno chiesto la nostra assistenza nella realizzazione di operazioni di oculometria, metodi alternativi di raccolta dati e simulazione immersiva, permettendo a Daxue Consulting di sviluppare una solida esperienza in questo campo.

La Cina vanta un’enorme base di utenti di smartphone. Essi producono una quantità immensa di dati, che vanno a foraggiare lo sviluppo dell’IA. Il settore dell’intelligenza artificiale in Cina si sta affermando come uno dei più importanti mercati nazionali. Tuttavia, esso non è ancora maturo e c’è ampio margine di sviluppo.

Nel 2016, il governo cinese ha cominciato a investire per la costruzione un’industria nazionale dell’IA dal valore di 150 miliardi di dollari. Questa tecnologia sta già rimpiazzando i magazzinieri con dei robot, automatizzando i veicoli senza conducente e potrebbe sostituire i medici con dei computer in futuro. Nell’industria manifatturiera, l’IA è utilizzata nei cosiddetti Sistemi Intelligenti Integrati. Le tecnologie per il riconoscimento vocale, la computer vision e l’elaborazione del linguaggio naturale detengono un’ampia quota del mercato cinese dell’IA. Il grande impiego dell’IA e la percezione positiva dei cittadini verso questa tecnologia pongono la Cina in una posizione privilegiata rispetto agli altri paesi, ma non mancano le preoccupazioni per le sue potenziali minacce.

Il mercato della realtà aumentata in Cina ha attraversato un periodo di rapido sviluppo per più di 20 anni. Il settore è passato da 3,3 miliardi di RMB nel 2016 a 14,5 miliardi nel 2017, vantando un tasso di crescita su base annua del 329,2%. Invece, nel 2020, il mercato ha generato un giro d’affari di oltre 118,7 miliardi di RMB. La vendita al dettaglio (30%), l’istruzione (24%), i videogiochi (15%), marketing e pubblicità (11%), l’informazione (7%) e l’industria manifatturiera (3%) sono stati i settori che hanno fatto maggior uso di applicazioni AR a livello globale durante il 2019. Lo stesso anno, le principali aree di investimento nell’AR in Cina sono state i browser, le app di navigazione e gli hardware didattici. Sul lungo periodo, la computer vision e l’head-up display (o HUD) conquisteranno sempre più importanza e i cellulari diventeranno i protagonisti della competizione sul mercato AR. Con l’espansione del mercato AR, il prezzo dei singoli prodotti è destinato a scendere.

Come ha affermato Eloi Gerard, CEO e co-fondatore dell’XR studio CrowsNest di Shanghai, durante un nostro episodio di Daxue Talks: “La China è molto avanti nello sviluppo di hardware AR. È in grado di produrli più velocemente ed efficientemente degli Stati Uniti”.

In questo mercato, la Cina già occupa una posizione dominante, giacché il gigante cinese DJI detiene il 70% del mercato di droni destinati al grande pubblico. A causa della loro sempre più larga applicazione, la domanda di droni è gradualmente aumentata, superando i 13 miliardi di RMB nel 2018 e raggiungendo i 22 miliardi nel 2019, soprattutto grazie all’avvento del loro utilizzo nell’ambito pubblicitario. Le principali categorie di droni in Cina sono i droni commerciali, i droni civili e quelli militari. I droni sono autorizzati a volare esclusivamente sul Bund di Shanghai, nei pressi della torre Xiaomanyao di Guangzhou, nei dintorni della statua di Mao Zedong a Changsha e in alcune aree di Xi’an.

Fare pubblicità con i droni in Cina è un metodo sicuro per rendere virale il proprio marchio sul web. Tuttavia, le tendenze in Cina possono cambiare molto in fretta e più la pratica prenderà piede, meno interesse e stupore susciterà sui social. Secondo le stime, questo mercato emergente arriverà a generare 12 miliardi di dollari a livello globale nel 2025. L’attuale posizione dominante delle aziende cinesi consentirà probabilmente alla Cina di rimanere in cima a questo mercato per i prossimi dieci anni.

In questo mercato, la Cina già occupa una posizione dominante, giacché il gigante cinese DJI detiene il 70% del mercato di droni destinati al grande pubblico. A causa della loro sempre più larga applicazione, la domanda di droni è gradualmente aumentata, superando i 13 miliardi di RMB nel 2018 e raggiungendo i 22 miliardi nel 2019, soprattutto grazie all’avvento del loro utilizzo nell’ambito pubblicitario. Le principali categorie di droni in Cina sono i droni commerciali, i droni civili e quelli militari. I droni sono autorizzati a volare esclusivamente sul Bund di Shanghai, nei pressi della torre Xiaomanyao di Guangzhou, nei dintorni della statua di Mao Zedong a Changsha e in alcune aree di Xi’an.

Fare pubblicità con i droni in Cina è un metodo sicuro per rendere virale il proprio marchio sul web. Tuttavia, le tendenze in Cina possono cambiare molto in fretta e più la pratica prenderà piede, meno interesse e stupore susciterà sui social. Secondo le stime, questo mercato emergente arriverà a generare 12 miliardi di dollari a livello globale nel 2025. L’attuale posizione dominante delle aziende cinesi consentirà probabilmente alla Cina di rimanere in cima a questo mercato per i prossimi dieci anni.

L’Internet delle Cose o Internet of Things (IoT) è il miglior esempio di quanto si sia sviluppata la tecnologia smart in Cina. Questo rapido sviluppo ha permesso alla Cina di vincere la gara tecnologica in diversi campi, come ad esempio nel 5G. L’IoT è entrato a far parte di quasi tutti i settori, sia nel pubblico che nel privato, e si prevede che la Cina sorpassi gli USA come più grande mercato IoT nel 2024, con una spesa destinata a raggiungere i 300 miliardi di dollari circa, secondo IDC. Inoltre, nel 2024, la spesa nazionale nell’IoT rappresenterà il 26,7% della spesa globale, con il settore manifatturiero, il pubblico e quello dei consumi come maggiori aree di investimento. Anche l’IoT è stato colpito dalla pandemia e agli inizi del 2020 si è registrato un calo della spesa in tutti i settori di applicazione. L’IoT garantisce il rispetto delle normative e migliora la gestione dei costi. A differenze del trend globale, gli hardware continuano a rappresentare la principale voce di spesa per il mercato IoT in Cina. Il mercato degli hardware continuerà a crescere costantemente nei prossimi cinque anni, continuando a detenere una quota maggiore al 40%.

Secondo una nostra ricerca, il governo cinese sta investendo massicciamente in aree come la robotica. La domanda di robot sta aumentando rapidamente all’interno dell’industria cinese. Secondo IDC, il mercato della robotica in Cina raggiungerà i 103,6 miliardi di dollari nel 2023. La Cina attualmente costruisce e acquista più robot industriali di ogni altro paese, ma il mercato nazionale è ancora dominato dalle compagnie giapponesi, seguite da quelle europee e sudcoreane. La robotica di servizio detiene la quota più ampia tra tutti i segmenti di mercato, pari a 2,2 miliardi di dollari nel 2019, registrando un aumento del 33% rispetto all’anno precedente. I robot per la pulizia della casa sono i pionieri della robotica di servizio e ci si aspetta che sul lungo periodo, con la loro crescente penetrazione domestica, le vendite si stabilizzino.

L’applicazione più visibile dell’IA nell’industria alimentare in Cina è costituita dall’uso di robot nei ristoranti. Il gigante cinese dell’e-commerce JD.com ha annunciato di pianificare l’apertura entro il 2020 di ben 1.000 ristoranti in cui le pietanze saranno preparate e servite da robot. Ci si aspetta che lo scoppio del Covid-19 abbia un impatto positivo sull’uso di robot nel settore della salute. Secondo il piano “Made in China 2025,” i costruttori di robot nazionali dovranno soddisfare almeno la metà della domanda sul mercato interno entro il 2020 e il 70% entro il 2025

La Cina ha adottato politiche governative a favore dello sviluppo di tecnologie per la stampa in 3D già dal 2012 e oggi questa è un’industria di grande rilevanza nazionale. La stampa in 3D viene applicata nella visualizzazione di progetti, nella creazione di prototipi, nel settore automobilistico, nell’architettura, nell’istruzione, nella sanità, nell’intrattenimento, nell’industria aerospaziale, nella distribuzione e in molto altro. Il mercato nazionale vanta una crescita annua di circa il 40% e la stampa in 3D viene correntemente utilizzata per scopi commerciali nel settore degli elettrodomestici, costruzioni, odontotecnico e nell’industria spaziale. Secondo il Forward Institute, l’80% delle quote di mercato è detenuto dall’uso della stampa 3D nella produzione industriale. Il suo rapido sviluppo e il calo dei prezzi sta portando a una diffusione dell’impiego di questa tecnologia.

La stampa 3D permette di stampare su richiesta e realizzare personalizzazioni di massa. Attualmente, la Union Tech è il miglior produttore di stampe industriali, con una quota di mercato pari al 16,4%. Quando gli utenti finali potranno stampare i propri prodotti da soli, senza doverli comprare da altre persone o aziende, la stampa in 3D diventerà mainstream.

La Cina sta investendo fortemente in innovazioni radicali che richiedono alte capacità tecnologiche, come nel caso della realtà virtuale (VR). Con il rapido sviluppo del paese, il mercato della VR ha un enorme bacino di utenza potenziale. Secondo iResearch, 1,4 milioni di persone hanno utilizzato dispositivi VR durante il 2016. Nel 2020, il mercato VR in Cina si aggirava intorno agli 8 miliardi di dollari. Rispetto ai concorrenti statunitensi, la Cina può produrre dispositivi di qualità in grandi quantità e con prezzi molto competitivi. Baofeng Magic Mirror e Dëe Poon sono i principali attori sul mercato cinese dei dispositivi VR. Le due principali aree di applicazione di tale tecnologia sono i videogame e l’animazione. Il Covid-19 ha spinto molte persone in Cina ad utilizzare la VR in modi mai pensati prima. Alcuni ospedali cinesi hanno permesso ai dottori di indossare visori VR per visitare virtualmente pazienti in quarantena. Inoltre, lo sviluppo della VR in Cina ha permesso alle persone di visitare famose attrazioni turistiche, postando il turismo cinese online a conquistare sempre più clienti durante la pandemia.

La maggiore integrazione tra mondo reale e mondo virtuale trasformerà i sistemi informativi in una priorità strategica, giacché sarà richiesto agli architetti IT di essere più agili, reattivi e collaborativi in futuro. La tecnologia educativa in Cina non è solo cresciuta negli ultimi anni, ma con lo scoppio della pandemia, è stata uno dei settori che più ha prosperato, vedendo la propria popolarità aumentare esponenzialmente. La crescente necessità di sapersi adattare e rispondere velocemente all’avvento dell’industria 2.0, spingerà, secondo Deloitte, IT e finanza a lavorare insieme per poter sviluppare degli approcci di finanziamento tecnologico più flessibili.

La Cina ha il vantaggio di avere a disposizione un’immensa mole di dati da cui attingere e un alto livello di digitalizzazione. Tuttavia, il paese ha ancora molta strada da fare per quanto riguarda la qualità di ricerca, l’attrazione di talenti e la produzione di hardware.

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