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E-commerce in Cina

Nel 2019, l’e-commerce in Cina ha generato un giro di affari superiore a 11mila miliardi di RMB, secondo iResearch, registrando un incremento del 10% rispetto all’anno precedente. Il progresso tecnologico, i mutamenti sociali e l’aumento del reddito disponibile delle famiglie hanno comportato l’emergere di nuove abitudini di spesa e la nascita di diversi modi di fare e-commerce, quali l’e-commerce via dirette streaming, il social e-commerce e il commercio elettronico transfrontaliero. Sebbene le grandi piattaforme e-commerce come Taobao e JD.com abbiano a lungo dominato il settore, adesso dovranno vedersela con nuovi concorrenti, quali Douyin e Pinduoduo.

Daxue Consulting vanta alle spalle una solida esperienza nel guidare i propri clienti all’interno dell’ecosistema e-commerce cinese e renderli consapevoli dei potenziali rischi a cui possono andare incontro.

Taobao è la più grande piattaforma di e-commerce C2C in Cina. Secondo l’azienda madre Alibaba, durante il quarto trimestre 2020, la piattaforma ha registrato circa 902 milioni di utenti attivi mensili via dispositivo mobile e una media annua di 779 milioni di acquirenti, con un incremento di 22 milioni in un solo trimestre.

Taobao Live, invece, detiene circa l’80% dei profitti totali generati attraverso le dirette streaming in Cina, vantando un volume lordo di merce venduta nel 2020 superiore ai 400 miliardi di RMB.

Anch’esso parte del gruppo Alibaba, TMall è il più grande marketplace B2C presente in Cina. Taobao e TMall hanno funzionato a lungo come due entità parallele, tuttavia, Alibaba ha annunciato di avere intenzione di fondere le operazioni back-end delle due piattaforme per una migliore l’esperienza degli utenti.

Tutte le merci vendute su TMall sono autentiche e tendono a essere più care rispetto a quelle disponibili su Taobao. Nonostante ciò, molti consumatori preferiscono fare shopping su TMall, giacché offre maggiori garanzie di autenticità della merce rispetto a Taobao. Inoltre, attraverso il servizio di e-commerce transfrontaliero fornito da TMall Global, i consumatori cinesi non residenti in città di prima fascia hanno a loro disposizione un canale affidabile e diretto attraverso il quale acquistare i grandi marchi internazionali.

Prima della nascita di TMall nel 2008, era JD.com a detenere il titolo di maggior piattaforma B2C presente in Cina. JD.com vende soprattutto prodotti di elettronica, come smartphone, portatili ed elettrodomestici. L’impeccabile servizio di consegna a domicilio offerto è il maggior punto di forza della piattaforma e la rende particolarmente competitiva all’interno dell’universo e-commerce cinese.

Fondata nel 2015, Pinduoduo è riuscita in breve tempo a diventare una delle piattaforme di e-commerce più popolari in Cina. Le condivisioni sui social e la ludicizzazione dell’esperienza d’acquisto sono alla base del suo grande successo: i consumatori sono invitati a convincere i propri amici a utilizzare la piattaforma per ottenere sconti e promozioni, coinvolgendo così un gran numero di persone.

A fine 2020, il numero di acquirenti su Pinduoduo ha raggiunto i 788,4 milioni, sorpassando Taobao per la prima volta. Tuttavia, la spesa media è stata di poco più di 2.115 RMB all’anno, rispetto ai 9.076 RMB all’anno degli utenti delle piattaforme del gruppo Alibaba.

La ripresa dell’economia cinese dagli effetti della pandemia ha portato a un aumento del commercio elettronico transfrontaliero. Nell’arco della prima metà del 2020, il Paese di Mezzo contava circa 138 milioni di consumatori dediti allo shopping transfrontaliero. TMall Global, Kaola, JD Worldwide e VIP International sono i maggiori protagonisti di questo segmento di mercato.

Inizialmente, Kaola si occupava di acquistare e rivendere prodotti importati ai propri clienti, tuttavia, la piattaforma ha poi deciso di aprire le porte a venditori indipendenti, convertendosi in un marketplace. Nel 2019, il gruppo Alibaba ha acquistato Kaola, rafforzando la propria posizione nel mercato dell’e-commerce transfrontaliero in Cina.

Fondato nel 2008, VIP.com si rivolge particolarmente ai consumatori a reddito elevato, attraverso promozioni a tempo su tutti i grandi marchi. La piattaforma è utilizzata soprattutto per l’acquisto di capi di abbigliamento, calzature, borse, cosmetici e oggetti per la casa.

Al giorno d’oggi è impossibile per le aziende operanti in Cina ignorare il potere dei social media in termini di portata e vendite potenziali.

Conosciuto anche come RED, Xiaohongshu è una piattaforma di social commerce particolarmente in voga tra le giovani consumatrici cinesi residenti in città di fascia alta. Gli utenti possono facilmente acquistare i prodotti sponsorizzati dai propri influencer preferiti nella sezione e-commerce di Xiaohongshu, chiamata RED Welfare Club. Questo social è utilizzato soprattutto per la condivisione di contenuti in ambito beauty, fashion e food.

Insieme a Xiaohongshu, Dewu è una delle piattaforme preferite dai consumatori Gen-Z. Si tratta di un marketplace C2C e B2C, in cui è possibile pubblicare immagini e opinioni sui prodotti acquistati, favorendo così la creazione di community. Dewu è infatti famosa per la propria community di ragazzi amanti delle sneaker e per il proprio impegno della lotta alla contraffazione.

Douyin è una delle piattaforme di video brevi più popolari in Cina. Secondo QuestMobile, l’80% degli utenti è composto da giovani residenti in città di prima, seconda, terza e quarta fascia. La piattaforma sta consolidando il proprio universo e-commerce e il proprio servizio di pagamento online, così da non dover più dipendere da terze parti e incoraggiare gli utenti a trascorrere più tempo sulla propria APP.

Il Direct-To-Consumers (DTC) è un modello di business che permette alle aziende di conquistare più indipendenza, reagire agevolmente e avere a disposizione un gran numero di dati interagendo direttamente con il consumatore finale. In passato, il DTC era utilizzato soprattutto dalle piccole aziende, ma questo modello si sta adesso gradualmente imponendo come un importante fonte di reddito anche per le multinazionali. Ad esempio, nel 2019, Nike ha generato il 40% del proprio fatturato attraverso canali DTC. WeChat è tra la piattaforme DTC più popolari in Cina.

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