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Operazioni di M&A in Cina

Con l’ascesa della Cina a grande potenza economica, le opportunità di fusioni e acquisizioni (M&A) nel Paese di Mezzo sono aumentate sia in numero che in valore. Tuttavia, le peculiarità di natura finanziaria, legale e culturale del sistema cinese rendono particolarmente complicate transazioni di questo tipo. Tra il 2000 e il 2016, le attività di M&A avvenute nel settore finanziario e in quello dei materiali si sono distinte sia in termini di quantità che in valore degli accordi, seguiti dal settore industriale e da quello high-tech. Nel 2020, il mercato cinese delle M&A ha generato un giro di affari di circa 733,8 dollari americani e un totale di 10.551 transazioni.

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Gli accordi tra compagnie cinesi rappresentano l’80% circa delle transazioni totali. Durante gli ultimi 10 anni, le M&A dall’estero hanno registrato in media tra i 20 e i 25 miliardi di dollari americani l’anno, tuttavia, a partire dalla crisi finanziaria del 2008 i compratori stranieri hanno cominciato a mostrare un comportamento altalenante.

Nel 2019, le compagnie statunitensi costituivano i principali compratori esteri, sia in termini di valore che per numero di transazioni complessive. Invece, le attività di M&A all’estero da parte di aziende cinesi ha registrato un continuo calo sia in numero che in valore complessivo degli accordi a partire dal 2016, a causa dei maggiori controlli adottati in Europa e in Nord America per ragioni di sicurezza nazionale.

Attualmente non esiste una singola legge che regoli specificatamente le M&A in Cina. Difatti, gli accordi di M&A sono disciplinati da una vasta gamma di normative, di cui l’Employment Law, la Company Law e la nuova Legge sugli Investimenti Esteri in vigore a partire dal gennaio 2020 sono solo un esempio. La nuova legge sugli investimenti è di particolare importanza, giacché essa ha portato all’eliminazione della precedente distinzione tra società a capitale interamente straniero (WFOE), joint venture societarie e joint venture contrattuali, oltre ad aver rafforzato il potere della controparte estera all’interno di una joint venture.

Nonostante l’impatto negativo della pandemia sull’economia mondiale, gli accordi di M&A in Cina hanno registrato una crescita a due cifre sia in termini di valore, sia in numero di transazioni complessive. Infatti, dopo aver subito un brusco calo nel febbraio del 2020, gli accordi di M&A sono aumentati di nuovo nei mesi successivi e hanno continuato a crescere durante la seconda metà dell’anno. Se da un lato il Covid-19 ha ostacolato le operazioni di M&A in Cina, dall’altro le ha favorite: la volatilità dei mercati e le difficoltà di organizzare incontri in presenza ha portato molte compagnie ad adottare un atteggiamento più cauto nei confronti delle M&A; tuttavia, la pandemia ha anche spinto molte aziende a cercare finanziamenti, creando un ambiente particolarmente favorevole per le fusioni.

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